Autore
Pietro Ratto, nato nel 1965, è laureato in Filosofia e Informatica. Pubblicista, musicista e professore di Filosofia, Psicologia e Storia, ha vinto diversi premi di narrativa e di giornalismo.
Collabora saltuariamente con il quotidiano La Stampa.
Gestisce inoltre due siti: In-Contro/Storia (www.incontrostoria.it) che raccoglie ricerche e studi suoi e di altri storici “non allineati” e boscoceduo.it in cui pubblica molte delle sue riflessioni filosofiche, articoli e saggi su scuola e la società italiana.
Leggi le prime pagine del libro
Recensioni
Questo libro è stato finalista al Premio Letterario Carver 2014
La bottega del Barbieri
[…] Che la Chiesa di Roma abbia massacrato eretici e infedeli, bruciato streghe, messo libri all’Indice (non il «Mein Kampf» di Hitler però, sottolinea Pietro Ratto), promosso guerre e – per restare dalle parti del sesso – organizzato in Vaticano incesti e orge… è un insieme di fatti dolorosi ma storicamente inquadrabili, anche giustificabili; però una donna papa quella no, no, no perché sarebbe un’infamia, un’offesa a Dio.
Sguardo sul Medioevo
E’ altamente convincente, l’autore riesce quantomeno a dimostrare che la censura selvaggia della chiesa abbia davvero nascosto una presunta Papessa, pertanto può essere riduttivo bollare la storia incredibile della papessa Giovanna come una semplice bufala!
Sguardo sul Medioevo
La cosiddetta “leggenda” della Papessa Giovanna potrebbe non essere una favola medievale. Da secoli e secoli il racconto di una donna salita al soglio pontificio nel IX secolo utilizzando il trucco di vestirsi da uomo viene spacciato per pura invenzione finalizzata a screditare la Chiesa.
politicamentecorretto.com
“La cosa più allucinante è che la vicenda della Papessa venne censurata nei secoli solo perché si trattava di una donna.
Una delle più “forti” motivazioni a cui si affida il censore e Revisore ecclesiastico Onofrio Panvinio, colui che in effetti purgherà la successive edizioni del libro in questione bollando la “vicenda Papessa” come pura “fabula”, consiste nell’affermare che non si possa in alcun modo credere che lo Spirito Santo si sia sbagliatoal punto da far salire al soglio pontificio un essere inferiore come una donna”.
Il Fondo
[…]più studio il Medioevo direttamente sui documenti e le cronache, più mi convinco che si fosse molto più liberi allora di adesso.
incontrostoria.it
Le pagine strappate narra di questa mia entusiasmante ricerca, le cui tappe vengono raccontate come in un romanzo ma meticolosamente spiegate e dimostrate, come in un saggio storico.
E’ un libro che parla di un libro. Che radiografa un’edizione mai vista di un’opera storiografica strafamosa, giunta finora nelle mani degli storici solamente nella sua versione censurata. E’ una ricerca che si trasforma in uno scoop.
Come un articolo sbattuto in prima pagina, che sta lì giusto il tempo per smuovere un po’ i sotterfugi e le ipocrisie di chi, da sempre, si dedica a cancellare disperatamente ogni scomoda verità.
Apocalisse Laica
La storia che i professori insegnano a scuola è quella che a loro volta hanno imparato. Tutto scorre senza intoppi e senza dubbi: in pochi si chiedono se ciò che viene raccontato sia effettivamente accaduto.
E le perplessità che eventualmente insorgono vengono presto soffocate.
Sololibri.net
Le Pagine strappate, accuratamente riposto nelle librerie virtuali di chi tutto deve incasellare ed etichettare nella sezione “saggio romanzato”, è un libro concepito e strutturato in modo diverso ed originale: ogni definizione gli va stretta e per sua natura sfugge a ogni tentativo di imbrigliarlo in una categoria.
La sua originalità sta proprio nel modo di in cui l’autore ha scelto di esporre i risultati di una ricerca storica – basata su dati verificati, su notti insonni, su confronti, calcoli, date, fonti antiche – rendendola accessibile ed invitante, senza banalizzarla ma accrescendone invece il fascino, anche per chi non mastica storia quotidianamente.
Icaffeculturali
I Caffè Culturali: “Chi è Pietro Ratto?”
Pietro Ratto: “Difficile dirlo, tanto più da parte mia. Chi è Pietro Ratto? Un forte sentire, un irruente agire, una raccolta d’idee e progetti da realizzare, assolutamente. Un continuo, fortissimo desiderio di vivere, di bruciare. Un irrefrenabile amore per la ricerca della verità, in ogni direzione. Soprattutto in quella contraria al senso di marcia con cui, implacabile, avanza il potere.
Un bimbo, insomma, che non si riconosce più allo specchio da tanto tempo, ma che continua a rabbrividire e a sognare di volare, non appena si alza il vento tra le foglie dei suoi alberi”.